Di Madre In Figlia

Un attimo di lucidità
e non sarai mai più bambina.

Classificazione: 5 su 5.

PREMIO PREMIO ROSTAGNO 2020
CIRCUITO C.I.T.T.A’. DOLCI 2020/2021

Classificazione: 5 su 5.

dal racconto di Federica Ponza
adattamento drammaturgico di Federica Ponza
con Patrizia Ciabatta
regia di Andrea Di Palma


Se penso alla mia Vigilia di Natale, c’è un solo ed unico suono che sento nitido nelle orecchie”

La voce di una mamma nelle orecchie di una figlia, ad ogni Vigilia, come in un rituale infinito e
rassicurante, a cui si prende parte ogni anno con la sicurezza che nulla di diverso ci potrà essere.
Finché qualcosa di sotterrato sotto le tradizioni, nascosto tra le luci, taciuto dietro mille domande
viene fuori e la Vigilia non sarà più la stessa, non quella che questa figlia ha imparato a conoscere
ed amare per tutta la vita… perché a volte basta un’unica consapevolezza a cambiare ogni cosa e
a darti la certezza che niente sarà mai più come prima. E da lì, ci può essere solo un prima e dopo:
chi si è prima di allora, chi si sarà dopo. Quando non rimane che un’eredità, che si tramanda di generazione in generazione.
Ma prima lei, la figlia, non poteva saperlo, non ne aveva idea…
Un attimo di lucidità e non sarai mai più bambina.


“DI MADRE IN FIGLIA” nasce dal racconto di Federica Ponza, finalista nel 2016 del concorso A Sea of
Words, indetto dallo IEMed (European Institute of the Mediterranean, Barcelona) e Anna Lindh Foundation
(Alexandria d’Egitto). La stessa autrice ne ha curato l’adattamento teatrale.

Definirlo un testo sulla violenza di genere è esatto, ma non esaustivo: è un testo complesso, sfaccettato, sfumato,
che gioca con rimandi, analogie, ciclicità; un gioco di specchi che balla su un concetto: l’eredità che si trasmette nel rapporto unico che si instaura tra una madre e una figlia, protagonista della storia, che seguiamo nel suo percorso formazione.

“DI MADRE IN FIGLIA” è la storia di un legame forte, profondo e indissolubile: quello tra la madre e la figlia, due figure tanto archetipiche quanto intime. Una coppia cresciuta tra felicità ed assenze e che proprio queste assenze, ora, devono affrontare: per riscattare un abisso di violenza che le lega in maniera indissolubile.